AI Action Summit 2025: la sfida UE per governare l’IA
Nel cuore di Parigi, il terzo vertice sull’intelligenza artificiale segna un momento cruciale per l’Europa. Con un budget UE per l’IA pari allo 0,12% del PIL contro lo 0,38% degli USA (Eurostat 2025), l’Unione si trova a dover bilanciare ambizioni e realtà in un contesto geopolitico sempre più complesso.
L’evoluzione dei vertici sull’IA: da Bletchley a Parigi
Il percorso dei vertici sull’IA ha avuto inizio nel 2023 a Bletchley Park, storico sito britannico noto per il ruolo nella decrittazione dei codici nazisti. Come evidenzia il rapporto Draghi 2024:
“Senza investimenti massicci in calcolo e talenti, l’UE rischia di diventare un mercato per soluzioni altrui”.
Il vertice produsse la Dichiarazione di Bletchley, introducendo il principio di “sicurezza by design”, successivamente incorporato nell’AI Act europeo. Secondo il Global AI Risk Survey 2023, il 73% degli esperti considerava “probabile” uno scenario di IA deviata entro il 2045.
L’iniziativa europea: InvestAI e le gigafactory
La svolta arriva con InvestAI, un piano da 200 miliardi di euro che include:
- 20 miliardi per quattro gigafactory specializzate
- 100.000 chip IA di ultima generazione per struttura
- Focus su medicina personalizzata e transizione energetica
- Accesso democratico per PMI attraverso un modello di innovazione aperta
Le prime sette fabbriche di IA, annunciate a dicembre 2024, hanno già attratto 10 miliardi di fondi UE, con l’obiettivo di sbloccare ulteriori 100 miliardi di investimenti privati.
Sfide e tensioni geopolitiche
Il panorama globale presenta sfide significative:
- La Francia ha tagliato il 12% del budget nazionale per l’IA nel 2024
- Il modello DeepSeek cinese supera GPT-5 nei test ARC-AGI
- Il progetto americano Stargate da 500 miliardi di dollari punta a un’IA “libera da regole asfissianti”
- Il 68% dei francesi dubita della capacità del Paese di competere con USA/Cina
Impegni concreti e risultati
Il vertice di Parigi ha prodotto risultati tangibili:
- Fondo da 2,5 miliardi per strumenti open source nei paesi in via di sviluppo
- 35 “sfide di convergenza” allineate agli SDG ONU, incluse:
- Diagnostica medica autonoma per aree remote
- Ottimizzazione smart grid
- Monitoraggio satellitare della deforestazione
- Integrazione di clausole IA negli accordi ambientali post-COP30
Il futuro dell’IA europea
Il Patto Ambientale per l’IA, che limita il consumo energetico dei data center a 0,2W per PetaFLOP, rappresenta una nuova frontiera nella governance sostenibile dell’IA. Come sottolinea Mathias Cormann, Segretario Generale OECD:
“Senza un mercato unico digitale vero, l’Europa rischia di essere un gigante normativo e un nano innovativo”
Il successo della strategia europea dipenderà dalla capacità di bilanciare etica e innovazione, trasformando le ambizioni in realtà concrete mentre si mantiene l’impegno verso un’IA etica e centrata sull’uomo.
Articolo elaborato da CSR Advice basato su fonti del Centres for European Policy Network (CEP) e dati Eurostat 2025